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"Case da sogno" è il racconto di un'idea di abitare che va oltre la natura specialistica dell'architettura d'interni e del design. Narra di un'aspirazione che ogni epoca ha inseguito con la propria sensibilità e cultura, affidandosi ai più diversi sistemi di comunicazione: letteratura, manuali, riviste, mostre e cataloghi di vendita prima, televisione poi, ed ora internet. Dal XIX secolo all'attuale rivoluzione digitale, si sono elaborate molte proposte in forma di manifesto o di consigli per migliorare l'estetica e la funzionalità del paesaggio domestico: "Case da sogno" ne rilegge alcune, mettendo in luce nuove fonti e percorsi di ricerca; scorrono le ambizioni della "House Beautiful" di Oscar Wilde e della "casa che vorrei" di Lidia Morelli, la "casa all'italiana" di Gio Ponti, il do it yourself americano sino alle proposte abitative di IKEA. Se persiste una visione "ideale" della casa, è però accompagnata dalla descrizione di come questi "ideali" mutino seguendo le trasformazioni culturali e sociali: alla crisi del concetto di "tipo" che ha distinto l'epoca industriale, corrisponde oggi un cambiamento radicale della cultura dell'abitare, dispersa nei rivoli di molte tribù, quasi una metafora di quella "società liquida" che ha disgregato i solidi concetti della prima Modernità.